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Oggi, con il costante aumento di contagi da COVID-19, il saturimetro è diventato uno strumento valido per il monitoraggio casalingo della saturazione di ossigeno e contemporaneamente la frequenza cardiaca.
Tramite i parametri rilevati è più facile individuare i primi segnali di presenza di una polmonite, che è tra i sintomi più gravi del Coronavirus. I medici, in seguito all’emergenza sanitaria, consigliano infatti di averne uno in casa, così come il termometro, perché molto utile a valutare la compromissione respiratoria fin dalle prime fasi.
Vediamo nel dettaglio cos’è, come è fatto e dove si compra, come funziona, quali sono i parametri di riferimento e quali gli errori da evitare.
Cos’è il Saturimetro
Il saturimetro (chiamato anche ossimetro o pulsossimetro) è un dispositivo medico diagnostico non invasivo e molto facile da utilizzare. Questo strumento consente di misurare la saturazione, cioè la percentuale di ossigeno presente nel sangue e la frequenza cardiaca. La misurazione è automatizzata quindi è utilizzabile anche in casa e non solo dal personale medico.
Respirando immettiamo nel corpo, attraverso i polmoni, ossigeno. L’ossigeno, tramite il sistema circolatorio, legandosi all’emoglobina, raggiunge gli organi, compreso il cuore e il cervello. In caso di particolari condizioni di salute i livelli di ossigeno nel corpo possono abbassarsi. Il saturimetro, misurando la percentuale di ossigeno che circola nel sangue, rileva immediatamente le anomalie e l’entità del deficit.
Il saturimetro quindi può essere utile per:
- valutare la funzionalità respiratoria in generale,
- monitorare i parametri di persone affette da malattie delle vie aeree già diagnosticate (come Bronchite Cronica, Asma bronchiale, Polmonite e altre malattie polmonari),
- monitorare la saturazione delle persone che soffrono di apnee notturne,
- valutare la funzionalità respiratoria dei fumatori,
- determinare la presenza di danni alla funzionalità respiratoria nella diagnosi di malattie con complicazioni a livello polmonare, tra queste il Coronavirus.
Com’è fatto e dove si compra un pulsossimetro
Il saturimetro è composto da tre componenti, che nei modelli più recenti sono unificati in un unico oggetto che risulta così più semplice da usare ma anche da trasportare.
La prima componente è una sonda, una sorta di pinza o molletta, con due diodi, che emettendo dei fasci luminosi che attraversano la cute e la circolazione, effettuano la misurazione, rilevando le percentuali di emoglobina legata all’ossigeno. Per questo motivo questa molletta va posizionata a contatto con il corpo.
La seconda componente è un’unità di calcolo che elabora i dati raccolti dalla sonda, che vengono poi visualizzati dalla terza componente, il monitor. Oggi è facilmente acquistabile, anche a un prezzo abbastanza accessibile, che varia dai 20 ai 50 euro.
Si può facilmente reperire negli ipermercati, tra i piccoli elettrodomestici, nelle farmacie, nelle parafarmacie, nei negozi di tecnologia e ovviamente anche online.
Come funziona il saturimetro
Il saturimetro può essere utilizzato su varie parti del corpo. Le parti favorite, anatomicamente, sono le falangi e i lobi degli orecchi su adulti, anziani e bambini. Nei neonati invece l’applicazione avviene su un piede.
La misurazione più comune è quella a dito, sia in casa sia nei presidi sanitari. Per effettuare la misurazione è sufficiente inserire il dito all’interno del saturimetro, che avendo la forma di una molletta lo farà rimanere fermo nella posizione corretta.
In alcuni casi, dato che la vasocostrizione diminuisce il flusso sanguigno rilevabile dalla sonda, falsando quindi i risultati, è consigliabile riscaldare il dito prima di inserirlo nel saturimetro, anche soltanto sfregandosi le mani.
Saturimetro: gli errori da evitare
Se non utilizzato bene il saturimetro potrebbe riportare dei dati falsati bisogna quindi fare attenzione a:
- Eliminare bene lo smalto per unghia, soprattutto quello di colori come blu, nero o verde, perché scherma le lunghezze d’onda generate dalla sonda.
- Stare il più fermi possibile, in quanto il movimento potrebbe creare una mancata lettura dell’onda pulsatile.
Evitare di misurare se si è in uno stato di agitazione, un’aritmia cardiaca potrebbe interferire con la lettura della frequenza cardiaca e fornire un dato falso
I parametri di riferimento
Dopo la misurazione il saturimetro visualizzerà sul display un numero percentuale, che come abbiamo precedentemente detto, indica il livello di ossigeno nel sangue.
I valori normali sono quelli che vanno dal 97% in su. In presenza di alcune malattie croniche, solamente sotto indicazione del medico, possono essere considerati normali anche valori con una soglia inferiore.
Se non si hanno patologie diagnosticate dal medico, quando la percentuale segnalata dal saturimetro è inferiore al 95% si parla di Ipossiemia che può essere:
- Lieve, se i valori sono tra il 91% e il 94%
- Moderata, quando i valori sono tra l’86% e il 90%
- Grave, quando i valori sono uguali o inferiori all’85%
In presenza di valori inferiori al 90% è consigliato chiamare immediatamente il proprio medico curante. Se si presentano anche dei sintomi quali febbre elevata, tosse e difficoltà respiratorie chiamare il numero dedicato all’emergenza sanitaria in corso, differente in base al territorio dove si risiede.