Indice
I bagnoschiuma sono pericolosi? Tutti i giorni abbiamo a che fare con sostanze che possono risultare tossiche sia per la salute che per l’ambiente. Possono, ad esempio, indurre fenomeni d’irritazione, danneggiare il film idrolipidico della pelle, favorire la formazione di acne e punti neri e minacciare gli organismi acquatici.
Come evitare le brutte sorprese? La regola d’oro è leggere attentamente le etichette sulle confezioni, che per legge contengono l’INCI (International nomenclature of cosmetic ingredients). Purtroppo in pochi sanno decifrare questa nomenclatura internazionale sia perché i nomi sono scritti in inglese o in latino, sia perché, se non si ha familiarità con la chimica, è difficile sapere cosa siano. Nell’INCI gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di concentrazione. Ciò significa che l’ingrediente presente in percentuale maggiore sarà elencato per primo mentre quello con la percentuale minore comparirà per ultimo.
Siamo andati a vedere quali sono i 5 marchi di bagnoschiuma assolutamente tossici presenti sul mercato. Prima però ti mostriamo una panoramica sui più comuni ingredienti da evitare perché accusati di avvelenare la pelle e l’ambiente.
Breve guida all’INCI
Sono da evitare come la peste i prodotti che contengono sostanze dichiarate cancerogene, come la formaldeide e i suoi derivati (Benzylhemiformal, Sodium hydroxymethyl glycinate, 2-Bromo-2-Nitropoane-1, Bronopol, ecc.), i siliconi come il Dimethicone, che contengono sostanze occludenti che impediscono alla cute di respirare, e i parabeni, sotto accusa per avere dei legami con i tumori e per alterare il normale funzionamento del sistema ormonale (non a caso i brand che hanno deciso di non utilizzarli indicano sull’etichetta la dicitura “paraben free”).
E ancora i conservanti come il Triclosan, un antimicrobico bandito negli Stati Uniti per il suo potenziale cancerogeno, e i petrolati, che, come i siliconi, non lasciano traspirare la pelle e favoriscono la formazione dell’acne. Ma l’aspetto più preoccupante è rappresentato dalle impurità che restano dalla raffinazione che sarebbero potenzialmente cancerogene. Per questo i petrolati da cosmesi sono ammessi solo se le sostanze impure sono inferiori al 3%.
Un’altra categoria sotto accusa è quella dei tensioattivi, come SLES e SLS, che, essendo irritanti e disidratanti, conviene evitare o utilizzare con moderazione perché compromettono la barriera cutanea.
Alcune di queste sostanze sono state associate ad un maggior rischio di cancro al seno e di disfunzione erettile. Gli studi più recenti sembrano indicare che l’Aluminium possa avere un legame con il morbo di Alzheimer. Anche se non ci sono conferme è meglio stare alla larga dai prodotti che indicano nell’INCI le diciture aluminum chloride, a. chlorohydrate, a. Dichlorohydrate.
Johnson’s – Natura morbida vellutante
Dietro il richiamo di ingredienti come miele e avena, dalle provate virtù lenitive, si cela un prodotto che irrita la pelle e presenta alti livelli di tossicità. Il secondo ingrediente dopo l’acqua è lo SLES (Sodium Laureth Solfato) e poco più sotto c’è il SLS (Sodium Lauryl Sulfato), che sono due tensioattivi, cioè sostanze che hanno il compito di sciogliere lo sporco per facilitarne la rimozione attraverso il risciacquo. Più schiuma viene prodotta, maggiore è la concentrazione di tensioattivi.
Queste sostanze sono potenzialmente nocive perché, insieme allo sporco, lavano via il film idrolipidico della cute rendendola secca, disidratata, screpolata e arrossata e causando acne e allergie. Inoltre sono tossiche per gli organismi acquatici. Contiene anche il Polyquartenium-7, un silicone con valori di tossicità acquatica molto elevati, lo Styrene/Acrylates Copolymer, un filmogeno poco biodegradabile e quindi nocivo per l’ambiente, e il Tetrasodium EDTS, che trattiene le molecole di molti metalli pesanti.
Borotalco – Bagnodoccia idratante
Altrettanto pericoloso è il bagnodoccia idratante Borotalco. In questo caso, oltre allo SLES, nell’INCI troviamo i PEG (Polyethyleneglycole) e i PPG (Photoplethysmography), emulsionanti di sintesi potenzialmente cancerogeni e per di più inquinanti che vanno accuratamente evitati se si trovano ai primi posti dell’INCI.
Sono accompagnati da un numero che indica il rapporto quantitativo tra olio di base e ossido di etilene. Più avanti c’è anche il propylene glycol, un potente solvente sintetico che altera il film idrolipidico, irritando la pelle, e che risulta tossico anche per l’ambiente in quanto favorisce l’inquinamento da ozono.
Palmolive Naturals – Doccia latte ultra idratante
Nonostante il nome richiami alla naturalità, l’INCI è davvero pessimo. Uno dei primi ingredienti è il Sodium C12-13 Pareth sulfate, un solfato simile allo SLES per di più derivato dalla paraffina, quindi ancora più pericoloso. Dopo l’immancabile SLES troviamo la cocamide MEA che serve a produrre schiuma.
Questo ingrediente è sotto accusa perché, a contatto con la pelle, può formare nitrosammine, che sono cancerogene e disidratanti. L’INCI continua con il Tetrasodium EDTA, un chelante (sequestrante di metalli pesanti come, per esempio, il mercurio) lentamente biodegradabile, profumi che possono scatenare reazioni allergiche e un colorante derivante dal petrolio.
Eucerin – pH 5 Detergente fluido
Un altro prodotto sotto accusa è il detergente fluido pH 5 di Eucerin, che con il claim “contiene tensioattivi delicati” trae in inganno il consumatore, illudendolo di acquistare un bagnoschiuma in grado di preservare la pelle dalla disidratazione.
E invece nell’INCI è presente il Sodium Mireth Sulfate, che molti ritengono equivalente allo SLES in quanto ad aggressività, solo lievemente più “soft”. Inoltre ci sono i PEG, il Plyquartenium-10 e diversi allergeni del profumo.
Spuma di sciampagna – Bagno crema
Da evitare anche il bagno crema Spuma di sciampagna che, a dispetto delle millantate proprietà idratanti e nutrienti, è un concentrato di sostanze irritanti e di conservanti nocivi come il Methylchloroisothiazolinone e il Methylisothiazolinone. Oltre allo SLES, elencato subito dopo l’acqua, contiene Imidazolidinyl urea, un cessore della formaldeide.
Quest’ultima è nella lista delle sostanze più pericolose e tossiche per l’uomo ed è stata messa al bando dalla Comunità Europea perché dichiarata cancerogena. Anche se i suoi succedanei non sono vietati, sono anch’essi da evitare.