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La bella stagione è nell’aria, il cielo pulito, mentre il sole riscalda invitante facendoci pregustare le prime lunghe passeggiate per i campi o lungo la candida spiaggia fra grida di gabbiani. Anche la fida bicicletta attende giusto una veloce spolveratina, e qualche controllo di routine, per ripartire con noi fuori del centro urbano, alla conquista di spazi aperti e nuove giornate luminose. Eh sì, come del resto quelle indimenticabili dell’anno precedente, con gli amici e zaino in spalla, per un allegro pic-nic dopo una sana pedalata.
Come quella volta che, trovato uno spiazzo per la sosta, ogni golosità è saltata fuori dagli zaini, compresa quella tua… bottiglina in plastica ormai bollente e agonizzante. Fortuna che qualche amico previdente aveva al seguito acqua fresca e dissetante, da offrire anche a compagni poco accorti. Una borraccia lucente e affidabile, dalle tinte smaglianti, aveva mantenuto inalterate temperatura e gusto della bevanda, nonostante il caldo della mattinata.
Scegliere la borraccia giusta: come orientarsi
La borraccia del tuo amico non era certo in plastica: ecocompatibile, in acciaio, non avrebbe turbato né la salubrità del suo contenuto né la natura circostante.
Del resto, avrai pensato anche tu di dotartene per la nuova stagione; per cui capiterebbero a fagiolo alcune informazioni su come sceglierne una: tratte dalle pagine di www.ecoborraccia.it , queste ti guideranno nella selezione della tua borraccia.
Alcuni requisiti essenziali
In primo luogo, è bene considerare alcuni requisiti importanti per una buona bottiglia: questa deve saper preservare la temperatura della bevanda il più a lungo possibile, alla stregua di un thermos; peraltro senza alterarne il gusto.
Inoltre occorre che sia leggera, in materiale resistente, facile da portare con sé – magari dotata di cinturino. È poi opportuno che il collo della “bottiglia ecologica” presenti un diametro appropriato – di modo da non versarsi il suo contenuto addosso –, ed una chiusura ermetica.
Tre materiali a confronto
Riguardo ai materiali, quelli principalmente impiegati nella manifattura di questi simpatici contenitori, sono vetro, alluminio ed acciaio. Passiamo in rassegna alcuni dei loro punti di forza e di debolezza.
- Il primo, il vetro, costituisce borracce usualmente protette da una custodia o guaina. Esso permette il lavaggio del contenitore in macchina lavastoviglie; ma non consente di mantenere la temperatura originaria del liquido.
- L’alluminio, invece, estremamente leggero e forgiato in forme accattivanti e colorate, purtroppo non è inossidabile: ragion per cui è separato dalla bevanda da un rivestimento isolante, solitamente di natura ceramica. Inoltre non assicura completamente la preservazione, al suo interno, da muffe e batteri.
- L’acciaio inox, infine, è certamente il miglior materiale cui affidarsi, per una serie di motivi: in prima istanza perché inossidabile, privo di sostanze nocive e inodore (come materiale MOCA). La borraccia in acciaio inox è estremamente resistente, inscalfibile, riutilizzabile all’infinito. Grazie alla doppia camera isolante, garantisce la temperatura ideale della bibita per molte ore, sino ad un massimo di ventiquattro. Inoltre è facilmente lavabile, a mano (ad esempio con scovolino ad hoc) o in lavastoviglie.
Tipi di borracce, fra esigenze e soluzioni diverse
Dopo aver considerato, in linea generale, materiali e dettagli da tener in conto nella scelta di una bottiglia ecologica, passiamo ora a presentare alcuni tipi di borraccia in base a situazioni ed esigenze d’uso:
- Al giardino d’infanzia: all’infanzia sono giustamente dedicate particolari accortezze, per cui la borraccia diviene più piccola, ben maneggevole, con chiusura salvagoccia, da scongiurare perdite nello zainetto. Inoltre, ai fini di una maggiore praticità, essa presenta un beccuccio da cui bere, se non pure una cannuccia in silicone alimentare. In materiali atossici, preferibilmente in acciaio, la bottiglia dei bambini è solitamente vivacizzata da colori e disegni simpatici.
- In palestra: sono piuttosto utili borracce capienti, anche sino a 2,2 l.; di cui, alcuni tipi presentano un rivestimento esterno in gomma antiscivolo, su contenitore in acciaio inox.
- In bici: sono suggeriti modelli pratici e leggeri, da cui bere mentre si è intenti a pedalare: da particolari beccucci, come da cannucce di un metro, che consentono di non dover estrarre la bottiglia dallo zaino. Alcuni tipi sono assicurabili all’asse della bici con dei cordini. Sono comunque consigliate borracce in acciaio inossidabile, considerata l’esposizione ad intemperie e temperature inclementi.
- Per territori impervi: la borraccia filtrante, a carbone attivo, di piccola dimensione – poco più di mezzo litro –, depura e potabilizza l’acqua di composizione incerta, o attinta da fiumi e bacini; eliminando batteri e virus, elementi chimici, metalli pesanti, microplastiche. Questo particolare tipo esige di non scordare mai con sé l’adeguato ricambio di filtri (ognuno dei quali, generalmente, permette la depurazione di almeno cento litri d’acqua).